IL GIUDIZIO

Essere non giudicanti o meglio, diventare non giudicanti è un obiettivo primario anche nel Counseling.

La nostra capacità giudicante getta le radici nella nostra esperienza, in ciò che abbiamo imparato nella nostra esistenza. Già nella prima infanzia impariamo a giudicare osservando gli adulti con cui viviamo. Durante la nostra crescita possiamo imparare anche da altri modelli di riferimento che incontriamo, come gli insegnanti di scuola o gli adulti che frequentiamo.

Questo bagaglio di sapere che si accumula nella nostra mente ci permette di valutare, decidere, giudicare, perché la nostra vita, è anche un continuo succedersi di decisioni piccole e grandi.

 

Il giudizio di per sé non ha un’accezione né positiva né negativa, quando è il frutto di un’azione giudicativa che ci permette di fare delle scelte per il nostro bene, nel nostro continuo agire quotidiano. Perciò il giudizio, ci può aiutare a perseguire ciò che è il nostro bene o per lo meno, ciò che siamo convinti che in quel momento rappresenti il nostro bene.

Ma qualche volta è possibile che il giudizio contenga un senso critico, una disapprovazione, un rifiuto verso il contesto che stiamo giudicando. In questi casi si parla di giudizio Critico.

Altre volte è possibile notare come il nostro giudizio contenga invece elementi di accoglienza, di positività e di approvazione: questo è il giudizio Favorevole.

 

È molto utile acquisire una buona consapevolezza di se stessi circa il tipo di giudizio che riusciamo a utilizzare, perché la misura in cui li agiamo o non li agiamo può rivelarci qualcosa di noi stessi.

Spesso agiamo il Giudizio senza precisare se il nostro giudizio si rifà ad una precisa e completa valutazione della realtà o se invece per esempio prende forma dall’applicazione di un pregiudizio, di un tabù culturale o dall’Invidia – per esempio.

 

Una differenza tra il giudizio preconcetto e il giudizio giudicativo è nella possibilità di controllo sul giudizio che elaboro attraverso un’ azione giudicativa e l’impossibilità di controllare un giudizio che nasce da un pregiudizio.

Il giudizio Giudicativo necessita del mio Adulto della mia capacità di ragionamento, quindi posso intervenire chiedendomi se ho veramente tutti gli elementi per arrivare al giudizio e nel caso gli elementi in mio possesso non siano per me sufficienti posso decidere di sospendere il giudizio rendendomi conto che sto giudicando per ignoranza, vendetta o per chissà quali altre emozioni fuori controllo dentro di me.

 

Per arrivare al nocciolo della trattazione a questo punto è ragionevole domandarsi: come evito il giudizio?

Se vogliamo sospendere il giudizio dobbiamo trovare un percorso individuale, un metodo che possa metterci in condizione di contenere e controllare il nostro congenito modo di convivere e dipendere dall’essere giudicanti, ed io vi propongo questo possibile punto di partenza.

 

Magdala